L'autonomia dichiarata di un'auto elettrica, spesso espressa in chilometri (km) secondo il ciclo WLTP, è un dato fondamentale per potenziali acquirenti. Tuttavia, la discrepanza tra l'autonomia WLTP e l'esperienza di guida reale è spesso significativa. Un'auto con un'autonomia dichiarata di 400 km potrebbe percorrere effettivamente solo 300 km in condizioni di guida reali. Questa differenza solleva interrogativi sulla reale affidabilità del dato WLTP e sulla sua utilità nella scelta di un veicolo elettrico.

Il ciclo WLTP, pur rappresentando un miglioramento rispetto al precedente NEDC, fornisce solo una stima in condizioni ideali. Questo articolo approfondisce i fattori che contribuiscono a questa discrepanza, offrendo una comprensione più completa dell'autonomia delle auto elettriche e fornendo consigli pratici per ottimizzare la percorrenza.

Il ciclo WLTP: un test standardizzato ma limitato

Il Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure (WLTP) è un protocollo di test standardizzato progettato per misurare il consumo di carburante e le emissioni delle auto, inclusi i veicoli elettrici. Per le auto elettriche, questo si traduce in una stima dell'autonomia. Il test simula un percorso specifico con velocità, accelerazioni e decelerazioni predeterminate, in condizioni di laboratorio controllate di temperatura e pressione. Il ciclo WLTP è composto da diversi fasi, che simulano diversi stili di guida e condizioni stradali, per un totale di circa 23 minuti.

Limitazioni del ciclo WLTP per l'autonomia delle auto elettriche

  • Ambiente controllato: Il test WLTP si svolge in un ambiente controllato, che non riflette le variabili imprevedibili della guida reale, come il vento, la pendenza stradale e le condizioni atmosferiche improvvise.
  • Stile di guida standardizzato: Il ciclo WLTP presuppone uno stile di guida costante e non aggressivo, senza brusche accelerazioni o frenate. Uno stile di guida sportivo o aggressivo può ridurre significativamente l'autonomia reale.
  • Condizioni climatiche costanti: Temperatura, vento e umidità influenzano notevolmente l'autonomia di un veicolo elettrico. Il WLTP non considera queste variabili, che possono variare considerevolmente a seconda delle stagioni e delle condizioni meteorologiche.
  • Topografia semplificata: Il test WLTP non include salite o discese pronunciate, che impattano pesantemente sull'autonomia di una vettura elettrica. Una salita ripida, ad esempio, può ridurre significativamente la percorrenza disponibile.
  • Carico veicolo costante: Il peso del veicolo influenza direttamente il consumo energetico. Il WLTP si basa su un peso standard, senza considerare il peso dei passeggeri o del bagaglio, che possono incidere sull'autonomia.

In sintesi, sebbene il WLTP sia un miglioramento rispetto al precedente NEDC, non riesce a replicare la complessità delle situazioni di guida reali. L'autonomia "reale" è quindi un valore variabile, dipendente da numerosi fattori che vanno ben oltre il semplice dato dichiarato dal costruttore.

Fattori che influenzano l'autonomia reale delle auto elettriche

L'autonomia effettiva di un veicolo elettrico è influenzata da una moltitudine di fattori, spesso determinando una significativa discrepanza rispetto al dato WLTP. È importante comprendere questi fattori per gestire al meglio l'autonomia e pianificare i viaggi.

1. stile di guida: l'importanza della guida efficiente

Uno stile di guida aggressivo, con accelerazioni brusche e frenate ripetute, consuma molta più energia rispetto a una guida fluida ed efficiente. Studi dimostrano che una guida sportiva può ridurre l'autonomia fino al 30-40%, mentre una guida ecologica può aumentarne il valore fino al 15-25%. L'utilizzo della modalità di guida "Eco" o "B" (rigenerativa) può aiutare a ottimizzare l'utilizzo della batteria.

2. condizioni climatiche: un impatto significativo

Temperature estreme, sia calde che fredde, influenzano la capacità della batteria e l'efficienza del motore. L'utilizzo del riscaldamento o del condizionamento dell'aria consuma una quantità significativa di energia, riducendo ulteriormente l'autonomia. In inverno, con temperature sotto lo zero, la riduzione può arrivare fino al 40-50% a causa del riscaldamento e della minore efficienza della batteria a basse temperature. In estate, l'utilizzo eccessivo dell'aria condizionata può ridurre l'autonomia del 20-30%.

3. topografia: salite e discese influenzano l'autonomia

Salite ripide richiedono un maggiore sforzo da parte del motore, diminuendo l'autonomia. Percorrere 100 km in pianura può dare un'autonomia significativamente maggiore rispetto a percorrere gli stessi 100 km su un percorso collinare o montano. Le differenze possono superare il 30% in percorsi particolarmente impegnativi. La rigenerazione in discesa, tuttavia, può contribuire a recuperare parte dell'energia persa in salita.

4. carico del veicolo: peso aggiuntivo e consumo energetico

Un peso aggiuntivo, dovuto a passeggeri, bagagli o rimorchi, aumenta il consumo energetico e di conseguenza riduce l'autonomia. Un carico di 100 kg può diminuire l'autonomia del 5-15%, a seconda del modello di auto e delle condizioni di guida. È quindi importante considerare il peso totale del veicolo quando si pianifica un viaggio.

5. pneumatici: resistenza al rotolamento e impatto sull'autonomia

La resistenza al rotolamento degli pneumatici influisce direttamente sui consumi. Pneumatici usurati o non adatti aumentano la resistenza, riducendo l'autonomia. Pneumatici con bassa resistenza al rotolamento possono invece migliorare l'autonomia del 5-10%. La pressione degli pneumatici correttamente gonfiati è altrettanto cruciale per l'efficienza.

6. tecnologia di bordo: consumo energetico dei dispositivi elettronici

L'utilizzo di sistemi come fari, climatizzatore, infotainment e dispositivi elettronici consuma energia. Un uso prolungato di questi sistemi, soprattutto a temperature estreme, può diminuire l'autonomia percepita in modo significativo. Limitare l'utilizzo di sistemi non essenziali può contribuire a ottimizzare la durata della batteria.

7. stato della batteria: degradazione nel tempo e impatto sull'autonomia

La capacità della batteria degrada nel tempo, influenzando l'autonomia. Dopo diversi anni di utilizzo, l'autonomia potrebbe diminuire del 10-20%, a seconda del modello di batteria, delle condizioni di utilizzo e delle temperature di esercizio. Una corretta manutenzione della batteria, come evitare cariche complete e scariche totali, può mitigare la degradazione e prolungarne la durata.

  • Tipi di Batteria: Differenti tecnologie di batterie (es. LFP, NMC) hanno differenti caratteristiche di degradazione nel tempo.
  • Temperature di Ricarica: Ricaricare a temperature estreme può accelerare la degradazione della batteria.
  • Stato di Salute (SoH): Monitorare lo stato di salute della batteria tramite il sistema di bordo o app dedicate permette di valutare l'invecchiamento.

Migliorare la previsione e l'ottimizzazione dell'autonomia

Pur considerando le limitazioni del ciclo WLTP, ci sono modi per migliorare la previsione dell'autonomia e massimizzare l'utilizzo dell'auto elettrica.

Utilizzo di app e strumenti di monitoraggio

Molte app di terze parti e i sistemi di infotainment di alcune auto offrono informazioni dettagliate sul consumo energetico e permettono di stimare l'autonomia in base alle condizioni di guida attuali, al percorso scelto e allo stile di guida adottato. Questi strumenti possono fornire previsioni più accurate rispetto al dato WLTP statico.

Guida efficiente e Eco-Driving

Adottare uno stile di guida ecologico, anticipando le frenate, mantenendo una velocità costante e sfruttando al meglio la rigenerazione dell'energia in frenata, permette di massimizzare l'autonomia del veicolo. La pianificazione del percorso, evitando accelerazioni e frenate improvvise, è fondamentale per una maggiore autonomia.

Trasparenza dei costruttori e dati più dettagliati

Una maggiore trasparenza da parte dei costruttori, fornendo dati più dettagliati e strumenti di simulazione più accurati che tengano conto di diversi parametri (clima, topografia, carico), migliorerebbe la comprensione dell'autonomia reale e ridurrebbe le discrepanze con il dato WLTP. L'indicazione di un'autonomia "tipica" in base a diversi scenari di guida sarebbe molto utile.

Gestione della batteria: cariche e scariche ottimali

Evitare di caricare completamente o scaricare completamente la batteria regolarmente aiuta a prolungarne la durata e mantenere l'autonomia nel tempo. È consigliabile mantenere un intervallo di carica tra il 20% e l'80% per la maggior parte del tempo.

In conclusione, mentre il ciclo WLTP offre un punto di riferimento utile, è fondamentale comprendere che l'autonomia reale di un'auto elettrica è influenzata da molti fattori esterni. Considerando questi aspetti e adottando uno stile di guida efficiente, è possibile avvicinarsi all'autonomia dichiarata e massimizzare l'utilizzo della propria auto elettrica.